Continua a migliorare la situazione epidemiologica in Slovenia, dove attualmente ci sono nove regioni in fascia arancione e tre in fascia gialla. Anche in Slovenia infatti utilizzano da tempo una classificazione a colori  – nero, rosso, arancione, giallo e verde -, basata sul numero di pazienti covid ospedalizzati e sul numero medio dei contagi in 7 giorni e con misure restrittive specifiche per ogni singola fascia. A livello statale, in base ai dati relativi al 21 aprile, l’incidenza a 7 giorni ammonta a 235,3 (quella a 14 giorni è più del doppio, cioè 575.8), mentre l’Rt è sceso sotto l’1 ed ammonta a 0,97.  Per quanto riguarda le regioni, le tre con la situazione epidemiologica migliore sono quelle ai due estremi del Paese, quindi la Murania (con un incidenza su 100 mila abitanti negl ultimi 7 giorni di 186,2 e 492,1 quella a 14 giorni) ad est, e le regioni Goriziana (198,4 l’incidenza a 7 giorni, 493,2 quella a 14) e Litorale-Carsica (132,6 ovvero 360,2) – quindi l’intera fascia confinante con la nostra regione – ad ovest.

Il calo dei contagi e dei pazienti ospedalizzati (620, di cui 154 in terapia intensiva il 21 aprile)  ha convinto il governo di allentare – seguendo la strategia definita tempo fa – le misure anticovid. Così dal 23 aprile, in Slovenia saranno di nuovo consentiti gli spostamenti tra regioni e raduni fino a 10 persone (ad eccezione dei familiari stretti o dei membri di uno stesso nucleo familiare per i quali questo limite non vale). La stessa soglia – 10 persone – vale anche per gli eventi pubblici ed i cortei. Da sabato in tutto il paese (e non solo in 8 regioni come negli ultimi giorni) tra le ore 7 e le 19 i clienti potranno consumare cibi e bevande sulle terrazze e nei giardini dei locali di ristorazione. Il servizio è in ogni caso consentito esclusivamente ai tavoli, che devono essere distanziati di 3 metri. Il numero massimo di persone che possono sedersi allo stesso tavolo è 4. Nelle tre regioni gialle, invece, i clienti potranno essere serviti anche all’interno dei bar e ristoranti, ma solo quanti verranno sottoposti a test o che saranno in possesso dell’attestato di vaccinazione anticovid o che sono guariti dalla malattia. Da lunedì 26 aprile le strutture ricettive potranno offrire agli ospiti (con le stesse limitazioni, quindi test, attestato di vaccinazione o di guarigione dal covid-19) la possibilità di pernottamento, ma solo fino ad un massimo di 30 camere.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale in Slovenia, in base ai dati dell’Istituto nazionale di sanità pubblica, aggiornati a oggi (22 aprile) pomeriggio, 166.713 persone (il 7,9% circa dei residenti) hanno completato il ciclo vaccinale, mentre quasi 390 mila persone hanno ricevuto una dose e sono in attesa del richiamo. A breve inizieranno a vaccinare gli over 50.