Dopo aver già introdotto il coprifuoco tra le 21 e 6, l’utilizzo obbligatorio delle mascherine, le limitazioni agli spostamenti tra i comuni e di entrata nel paese (senza dover andare in quarantena), il divieto di eventi, assembramenti (erano consentiti i raduni fino ad un massimo di sei persone), cortei pubblici, matrimoni e cerimonie religiose, aver chiuso bar e ristoranti, ed infine anche le scuole di ogni ordine e grado reintroducendo la didattica a distanza per tutti (sono rimasti aperti solo gli asili per i bambini i cui genitori non possono provvedere al loro accudimento), in Slovenia si avviano verso un nuovo lockdown. Secondo le ultime disposizioni adottate dal governo il 12 novembre, oltre ad essere confermate tutte le misure precedenti, al fine di prevenire la diffusione del nuovo coronavirus, ora è vietata qualsiasi forma di raduno (a meno che non si tratti di parenti stretti o conviventi), non sono consentiti feste e festeggiamenti e da lunedì 16 novembre sarà sospeso il trasporto pubblico e chiuse le attività commerciali non essenziali. Per quanto riguarda l’attraversamento dei confini sono state introdotte ulteriori limitazioni. Per il momento il lockdown dovrebbe durare quattordici giorni.
La Slovenia si avvia al lockdown
