Il governo sloveno questa volta non intende partecipare alla campagna elettorale per il nuovo referendum sul raddoppio della linea ferroviaria Koper-Divača che si terrà il 13 maggio, dopo che la Corte Suprema ha annullato il risultato della consultazione tenutasi lo scorso autunno e in cui è prevalso il sostegno all’iniziativa. L’esecutivo, guidato dal premier dimissionario Miro Cerar (le sue dimissioni sono arrivate proprio in seguito alla decisione della Corte Suprema), ha approvato la proposta del ministro Peter Gašperšič, che ha ritenuto assurdo che il governo debba, in caso di partecipazione alla campagna referendaria, sostenere anche le ragioni del “no” ad uno dei progetti che valuta strategici per il futuro del Paese e che ha promosso.