Valli e Cividale senza vigili del fuoco, il sindacato pronto allo sciopero

Non solo la chiusura del Punto di primo intervento. A minacciare la sicurezza e l’incolumità dei residenti delle Valli del Natisone, e dei Cividalesi, c’è anche la sospensione delle attività del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Cividale. “La pazienza è finita” ha scritto in una nota dello scorso 19 settembre il sindacato autonomo CO.NA.PO. Contestualmente il sindacato ha dichiarato lo stato di agitazione a causa della cronica chiusura del Distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco di Cividale del Friuli e prospetta “uno sciopero provinciale della categoria qualora le istanze avanzate non trovassero risposte”.
Secondo il segretario provinciale di CO. NA. PO. Christian Fumagalli infatti: “Da quasi un anno il presidio dei Vigili del Fuoco viene chiuso troppo spesso”, i pompieri di Cividale del Friuli, stando al decreto ministeriale, dovrebbero essere 28.


Sempre più spesso però vengono impiegati nella sede centrale di Udine o in altre sedi della ex Provincia per sopperire alla cronica carenza di organico e quindi svolgere le attività di soccorso tecnico urgente. La situazione – dice la nota di CO. NA. PO. – è stata più volte denunciata al Comandante provinciale di Udine Giorgio Basile. Ad oggi però, anche di fronte alle segnalazioni, non è stata fornita alcuna risposta concreta che potesse risolvere il problema.
Il segretario regionale del sindacato Damjan Nacini aggiunge che “In questi giorni abbiamo fatto il punto della situazione con il vicesindaco di Cividale del Friuli, Roberto Novelli che, a sua volta, ha già presentato diverse interrogazioni parlamentari su quanto sta accadendo. L’organico regionale dei Vigili del Fuoco parla chiaro: mancano circa 200 unità, e le condizioni per lavorare in sicurezza sono compromesse, così come è compromessa la sicurezza del comprensorio di Cividale”.

Nacini e Fumagalli ricordano che il Distaccamento permanente di Cividale è stato decretato tale dal Ministero dell’Interno ed è essenziale per garantire il Soccorso tecnico urgente anche nelle Valli del Natisone. Basti pensare agli interventi causati dalla bomba d’acqua e dalla grandine di questi giorni, oppure ai ritardi nei soccorsi che si avrebbero se le squadre dovessero partire da Udine per raggiungere uno dei tanti centri abitati delle Valli, si passerebbe, infatti, da tempi ragionevoli di circa 20 minuti se i pompieri partissero dal distaccamento a circa un’ora negli altri casi. I due segretari CO. NA. PO. concludono facendo un appello a tutte le istituzioni aventi titolo a riguardo, affinché si giunga ad una soluzione definitiva del problema, prima che un domani sia troppo tardi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.