Le Valli del Natisone celano, sotto il manto boschivo, un patrimonio storico-paesaggistico di rilievo. Chilometri e chilometri di muri in pietra a secco seguono le linee di livello dei pendii delle montagne e ne disegnano i profili. Da Topolò a Montefosca lungo un’estesa area il paesaggio è caratterizzato dai terrazzamenti in pietra che raccontano una cultura dell’abitare ormai perduta. Non è un caso che proprio Topolò sia una delle dieci sedi italiane del 3º Incontro mondiale sui paesaggi terrazzati che si svolge dal 5 al 15 ottobre tra Padova e Venezia (www.terracedlandscapes2016.it). Questo meeting italiano, che segue l’edizione cinese del 2010 e quella peruviana del 2014, si interroga sul futuro affrontando i temi che descrivono la ricchezza e varietà dei paesaggi che sono tra i più belli d’Italia.
Sabato 8 e domenica 9 ottobre, Topolò e Dordolla rappresentano il Friuli, e lo fanno con l’attenzione che da sempre pongono al dialogo tra passato e futuro, tra l’arcaico mondo contadino e la contemporaneità. “Da ventitrè anni prestiamo attenzione e ascolto a questo straordinario paesaggio ricco di voci e storie, di miti, saggezza e duro lavoro. Un paesaggio di confine che da quasi un secolo vive il tempo dell’abbandono e della crescita rigogliosa del bosco. A Topolò l’arte si innesta in forma di dialogo con l’arcaicità del mondo contadino. Non si può fermare il tempo ma bisognerebbe quantomeno saper ascoltare per trovare forme nuove e coraggiose di convivenza. ” spiega Donatella Ruttar, tra le promotrici della Postaja e dell’evento del prossimo fine settimana.
Evento che prevede un primo incontro sabato 8 allo SMO di S. Pietro al Natisone. In programma dalle 17 la prima visione dell’opera ‘Terrazzamenti in pietra: un paesaggio in abbandono’ per la regia di Paolo Comuzzi ed un incontro sul tema ‘Paesaggio terrazzato: quale futuro?’ a cui prenderanno parte Mauro Pascolini, Rita Auriemma, Lučka Azman, Alessandro Peresotti e la stessa Donatella Ruttar. Seguirà la proiezione dei video premiati nel concorso ‘Paesaggi terrazzati: passato, futuro’.
Domenica 9 si inizierà alle 10 con ‘Kamani govorijo – Le pietre raccontano’, passeggiata musicale lungo gli antichi sentieri alla scoperta dei terrazzamenti con narrazioni e la fisarmonica di Aleksander Ipavec. Nel pomeriggio ci saranno assaggi culinari di castagne autoctone; sul sentiero verso Stamorščak si potranno poi vedere gli esiti del cantiere di ricostruzione di un terrazzamento in pietra a secco. A conclusione del pomeriggio, nella hiša Juljova, ‘Uomini e pietre’, anteprima con il regista Michele Trentini a cura dell’Accademia della montagna del Trentino.