Una storia di consapevolezza civica e identitaria, che diventa un “caso”, per fortuna con esiti positivi, in cui emergono le forti connessioni tra i diritti linguistici e il diritto all’istruzione e per cui si registra un’interessante collaborazione tra istituzioni. Si può definire con queste parole la vicenda di cui è stata protagonista Marianna Tonelli, studentessa del Liceo artistico “Giovanni Sello” di Udine. La ragazza, originaria di Sevegliano di Bagnaria Arsa ed attivista ecologista di Friday for Future, aveva manifestato nel corso dell’anno scolastico la propria convinta volontà di poter sostenere l’esame di maturità in lingua friulana e lo scorso 2 luglio è riuscita a conseguire, almeno in parte, questo suo obiettivo.
«Con la riforma dell’esame, caratterizzato dall’eliminazione della terza prova, del tema storico e della tesina – ha spiegato Marianna ai microfoni di Radio Onde Furlane – è più difficile presentarsi alla maturità esprimendo, accanto a conoscenze e competenze, il proprio profilo personale. Per questa ragione ho chiesto di poter fare l’esame in friulan.»
L’articolo completo sul Novi Matajur del 10 luglio
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Marianna Tonelli, studente dal liceu artistic “G. Sello” di Udin e ativiste ecologjiste dal moviment Friday for Future, e veve chê di fâ l’esam di maturitât par furlan. E à rivât a fâlu, almancul in part, in graciis de sô determinazion e de buine colaborazion tra la sô scuele, l’Ufici scolastic regjonâl e la ARLeF. Une buine gnove, di plui ponts di viste.