Quarant’anni da festeggiare, ricordando il passato e costruendo il futuro. Radio Onde Furlane spegne le sue quaranta candeline un po’ alla volta e intende celebrare questo suo compleanno così importante con una serie di iniziative di vario genere, che si svilupperanno nel corso di tutto il 2020, con uno spirito particolare, come spiega Carli Pup, attuale presidente della cooperativa Informazione Friulana: “Questo anniversario va ricordato con tutti coloro che hanno vissuto, a vario titolo, almeno parte della storia della radio e anche con chi ci conosce di meno o non ci conosce affatto. Il nostro auspicio è che questa ricorrenza diventi l’occasione per far conoscere più a fondo questa realtà, che va oltre le dimensioni di una normale emittente radiofonica. In questi quattro decenni – aggiunge – Onde Furlane non si è limitata a raccontare i cambiamenti che hanno caratterizzato il Friuli e il mondo, ma ha sempre cercato di offrire spunti di riflessione, di stimolare la creatività, di impegnarsi in prima linea nelle battaglie per i diritti linguistici e l’autogoverno. Non ci siamo mai limitati ad osservare passivamente quello che accade attorno a noi e vogliamo continuare così, ‘sporcandoci le mani’ con e per i friulani, sia di ‘vecchia’ che di ‘nuova’ generazione”.
Per il quarantennale di Onde Furlane ci saranno spazi speciali nel palinsesto e eventi sul territorio, in collegamento con Suns Europe e riformulando lo storico Premi Friûl. “Sarà un’occasione per valorizzare lo straordinario patrimonio conservato nell’archivio della radio”, sottolinea il direttore dell’emittente, Mauro Missana.
“Per esempio – rivela – riproporremo le letture drammatizzate di opere cardine della letteratura moderna in lingua friulana quali ‘L’aghe dapît la cleve’ di Dino Virgili, il primo romanzo in friulano, o ‘Prime di sere’, una delle opere più importanti di Carlo Sgorlon, e recupereremo anche altre ‘chicche’, come il radiodramma ‘I miei fantats‘, che propone la versione in friulano casarsese dell’unico romanzo di ambientazione friulana di Pier Paolo Pasolini (‘Il sogno di una cosa’), e l’adattamento radiofonico di ‘Donald dal Tiliment’, il pirotecnico romanzo di Stiefin Morat”