È nato in Mali, ma il suo cognome rivela un legame con le Valli del Natisone, in particolare con Rodda di Pulfero. E sta diventando, come velocista, una vera e propria promessa dello sport italiano.
Si tratta di Leo Oumar Domenis, atleta del 2007 (tra qualche settimana compirà 16 anni) che corre nelle file dell’Atletica Trieste. È stato adottato all’età di nove mesi da Davide e Flavia Domenis.
Davide a sua volta è figlio di Mario Domenis, che è di Rodda e oggi vive a Trieste, e che molti ricordano come apprezzato assessore comunale alla cultura di Pulfero. Davide da piccolo, assieme alla gemella Elisa, ha partecipato a molte iniziative culturali della Benecia, trotterellando anche per le sagre estive delle Valli.
Leo Oumar Domenis corre invece sulle piste di atletica, con davvero ottimi risultati, tanto da farne una promessa dell’atletica italiana. Lo scorso 23 giugno ai Campionati Italiani Allievi a Caorle ha corso i 100 metri vincendoli con il tempo eccezionale di 10.54 (essendo stato agevolato da un vento di +3.5 il risultato non viene riconosciuto come suo primato personale che è quello di 10.82, ottenuto a metà luglio a Brugnera). Anche grazie a questa prestazione è stato convocato per correre con la maglia azzurra all’Eyof (Festival Olimpico della Gioventù Europea, riservato ai giovani tra i 14 e 18 anni) che si è tenuto a Maribor dal 23 al 29 luglio (le gare di atletica sono iniziate il 24, ndr). Lì, dopo essersi qualificato alla semifinale con il tempo di 10.86 nella terza batteria, ha mancato l’ingresso in finale per due soli centesimi timbrando il crono di 10.91 e cogliendo una comunque buona nona piazza complessiva. A Maribor ha corso anche la seconda frazione nella terza batteria della staffetta a distanze crescenti 100-200-300-400 (ogni frazionista percorre una distanza diversa, ndr), vinta dall’Italia. A causa di un risentimento al bicipite femorale, Leo non ha potuto correre la finale, dove gli italiani hanno ottenuto la medaglia di bronzo.
Grandi soddisfazioni quindi per Leo, per l’orgoglio dei genitori e dei nonni Mario e Loredana.
Bravo Leo! Orgoglio di tutti noi!